Ivrea. Tre generazioni alla guida e cent’anni di attività «La nostra passione inalterata nel tempo»

Data: 21.01.2021

Articolo: La Sentinella del Canavese

«Il bistrot aperto in piena pandemia è il nostro sogno con tanti progetti»

Alice Rosina e Luca Calabrò partiti con Ai Navigli il 13 dicembre. La prima inaugurazione saltata per il lockdown

Ai Navigli è il nome che l’eporediese Alice Rosina e Luca Calabrò, da Maranello, hanno dato al loro bistrot-caffetteria-cocktail bar, in corso Botta 38, accanto alla piazza del Rondolino, aperto poche settimane fa a dispetto della pandemia, delle chiusure improvvise dettate dalle norme anticontagio e della crisi.

Insieme nel lavoro e nella vita

Una giovane coppia, 32 anni lei, 38 lui, che ha scelto di credere e investire nel futuro, non solo il loro, ma anche della città, per contribuire al suo riscatto dal grigiore e dall’immobilismo di questi ultimi anni. «Tutti, compresi i parenti – spiega Alice Rosina – ci hanno chiesto se fossimo impazziti a lanciarci in un’avventura commerciale in proprio, in un periodo di incertezze come quello attuale dove tutto è precario e il lockdown è una spada di Damocle sospesa su commercianti e titolari di pubblici esercizi. In realtà, l’idea di aprire un’attività nostra era un progetto che avevamo in mente da tanto tempo, che siamo riusciti ad attuare ora e che ci stiamo impegnando, carichi di entusiasmo e buona volontà, ad avviare e consolidare».

«Ho frequentato la scuola alberghiera, a Ivrea – racconta – e, successivamente ho lavorato nei villaggi turistici per 10 anni, con Club Med, il famoso tour operator francese, dove ho anche imparato le lingue straniere, inglese, francese e un poco di russo, e a perfezionare i rapporti con la clientela. Sono quindi rientrata a Ivrea e ho lavorato al Caffè del Teatro. Luca aveva due attività nel bakery, il settore della panificazione, a Maranello, che poi ha ceduto al fratello per fare esperienza nella ristorazione, la sua passione. Ci siamo conosciuti in un villaggio turistico dove entrambi lavoravamo e, quando ho smesso, lui ha deciso di mollare tutto e trasferirsi a Ivrea con me e coronare non solo il nostro sogno come coppia, ma anche nella vita professionale. Ed eccoci qui, con il nostro Ai Navigli pronti a dimostrare tutta la nostra passione per questa attività».

Il locale dei sogni

«Determinante – ricorda Alice – è stata la fortuna di aver potuto prendere in affitto questo locale bellissimo e suggestivo. Noi abitiamo sulla sponda opposta della Dora e, ogni giorno, portando a spasso il nostro cane, attraversato il ponte-passerella, osservavamo questo edificio e ci dicevamo che sarebbe stato l’ideale per il nostro progetto. Ne abbiamo parlato ai proprietari, titolari della vicina Pasticceria Balla e produttori della famosissima torta Novecento che, non solo ce lo hanno affittato, ma hanno anche apprezzato la nostra idea di locale e dell’attività che vi avremmo realizzato». E aggiunge: «L’estate scorsa è stato un periodo intenso e caotico: siamo stati ad Aosta, entrambi impegnati con un lavoro stagionale e tutti i giovedì, giornata di riposo, tornavamo a Ivrea e procedevamo con i lavori del locale».

Inaugurazione cancellata«Abbiamo terminato la stagione il 30 settembre – continua – , quindi abbiamo lavorato alacremente per un mese, per approntare tutto, abbiamo ordinato le materie prime e abbiamo fissato nel 5 novembre la data di apertura, ma è saltato tutto. Il Governo ha infatti disposto un nuovo lockdown e abbiamo dovuto attendere il 13 dicembre per aprire i battenti». «Lavorando nei villaggi – conclude Alice – ho imparato a essere sempre positiva e a non perdermi mai d’animo di fronte agli eventi negativi, attitudine propria anche di Luca. In questi giorni stiamo osservando l’orario dettato dalle norme anti-Covid ovvero, tutti i giorni, dalle 7 alle 18. Quando si tornerà a una quotidianità regolare vorremmo aprire dal lunedì al giovedì, dalle 7 alle 22, e venerdì e sabato dalle 7 alle 2, mirando a fare cocktail bar con musica dal vivo e, aprendo anche la sala al piano sottostante, con cene più strutturate. E vorremmo ospitare mostre di artisti locali e non solo, ma anche piccoli eventi legati alla città. La gente, intanto, sta dimostrando di apprezzare molto questo nostro Ai Navigli nel quale anche brioche, pane e grissini sono tutti prodotti da noi». —

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