Data: 05.03.2021
Articolo: La Sentinella del Canavese
La decisione dopo il caos dell’ultimo weekend in giallo tra liti e rischio assembramenti
Nel parco archeologico sulle rive del lago Pistono si va a piedi, in bicicletta e magari a cavallo, per chi può. Ma non più in auto.Il messaggio, in chiave ecologista, del sindaco Renzo Galletto è alla base dell’ordinanza restrittiva emessa il 25 febbraio dalla polizia locale. Poi ci sono anche ragioni di sicurezza e di ordine pubblico. «Fino alla fine dell’anno – spiega l’ispettore Alessio Mautone – i turisti nei giorni prefestivi e festivi, dovranno lasciare l’auto nell’area picnic, a 300 metri dalla Monella, e poi proseguire a piedi, lungo via delle Vigne fino a raggiungere il villaggio neolitico e l’area del bar ristorante La monella, a cui abbiamo riservato dieci posteggi, per i clienti, nel prato antistante. L’accesso con le auto resta sempre consentito ai portatori di handicap, ai residenti e ai proprietari dei fondi agricoli. La sosta invece è vietata su tutta la strada».
A una regolamentazione della circolazione in via delle Vigne si pensava da tempo. «Ma abbiamo dovuto accelerare – argomenta Galletto – dopo il caos che si è creato lo scorso sabato: complice una giornata primaverile a salire lungo via delle Vigne abbiamo contato, solo nel pomeriggio, più di cento veicoli. Si sono creati ingorghi e liti, tanto da rendere necessario l’intervento dei carabinieri di Borgomasino, oltre alla presenza dei nostri vigili. Per tacere del rischio di assembramenti».
L’ordinanza ha carattere d’urgenza. «Domenica scorsa – informa il sindaco – ultimo giorno in zona gialla è andata bene: sono state solo nove le persone multate per il mancato rispetto dell’ordinanza». Non meno importante è la tutela dell’area. «Siamo nel perimetro del Parco dei 5 laghi, zona protetta, sito ambientale interesse europeo. Il territorio di Montalto -aggiunge Galletto – costituisce il vero attrattore del parco, dove cultura e natura, in una splendida simbiosi sono di casa. Ma tutto questo va tutelato. E per farlo non bastano le sanzioni, serve anche la collaborazione delle persone». Il sindaco fa quindi appello a residenti e turisti. Così come avviene già in zona Santa Croce, altro accesso all’area delle Terre ballerine. Qui a breve verrà installata la panchina gigante. In previsione dell’alto numero di visitatori il Comune aveva già disciplinato la viabilità. Prima delle varie limitazioni imposte dalle misure per il contenimento della pandemia, il villaggio palafitticolo faceva registrare una media di duemila visite l’anno.
Ora la palafitta è completata con la stalla, il granaio e il recinto. La zona è protetta da una palazzata in legno, grazie alla seconda tranche di finanziamenti regionali. Intorno il bosco, con ciliegi, noccioli e castagni, e la sua storia lunga migliaia di anni. Secondo gli studiosi sul lago Pistono, nel Neolitico, esisteva un piccolo insediamento di circa 50-70 individui dediti alla sfruttamento della pietra verde, dalla quale ricavavano strumenti da taglio. La prima palafitta era stata realizzata con un contributo di 95mila euro, concesso dalla Compagnia di San Paolo, a cui era seguita la seconda tranche di 40mila euro. —